Spray nasale
Il sonno nei bambini cambia spesso nel primo anno di vita e differisce molto da quello a cui siamo abituati da adulti, sia per durata, che per qualità e distribuzione durante le 24 ore.
Inoltre, le abitudini del sonno si imparano, come altre abilità che i neonati apprendono crescendo.
In questo senso, il ruolo dei genitori è importante per instaurare una buona igiene del sonno e facilitare un riposo adeguato, che assecondi le fasi di crescita del piccolo.
Quindi, se il tuo bambino non dorme e diventa più irritabile e irrequieto, è il momento di leggere questi consigli per poter ritrovare il giusto ritmo di riposo anche in famiglia.
Come dorme il neonato
Nei neonati, fino ai primi mesi di vita, il sonno è polifasico perché alterna in media 3 ore di sonno e 1 di veglia distribuite nell'arco di un giorno, arrivando anche a 18 ore di sonno su 24.
Solo con il passare del tempo, il sonno diventa monofasico: quello notturno si allunga, mentre durante il giorno il bambino fa solo dei sonnellini.
Inoltre, fino ai 3 mesi il sonno è per il 50% attivo e leggero (il sonno REM), e la restante metà è occupata da sonno profondo (nREM).
Entro l'anno di vita del piccolo, la quantità complessiva di ore dedicate a dormire si riduce molto e iniziano lentamente ad avvicinarsi a quelle degli adulti. Nello specifico, questo processo di cambiamento del sonno si svolge indicativamente fino all'adolescenza.
Ma se il sonno dipende molto dall'età del bambino, giocano un ruolo importante anche:
- Aspetti genetici ed ereditari;
- Problematiche fisiche, come la dentizione o le apnee notturne per le quali è bene consultare il Pediatra;
- Difficoltà alimentari durante lo svezzamento;
- Aspetti relazionali con mamma e papà nella gestione dell'addormentamento e dei risvegli notturni;
- Naso chiuso e quindi difficoltà a respirare fino al primo anno di vita, quando il bambino non è in grado di respirare con la bocca e il naso chiuso diventa anche un problema del sonno.
Riassumendo, se il neonato non dorme, piange ed è particolarmente irritabile chiedi al Pediatra come aiutare il tuo piccolo: potrebbero essere i dentini che crescono, il naso chiuso o la febbre.
Se il neonato non dorme di notte
Se il neonato non dorme di notte, è importante cercare di capire il motivo e aiutarlo a riposare in modo sano nelle ore da dedicare al sonno.
In particolare:
- Se l'assenza di sonno riguarda un momento particolare, come quello in cui spuntano i dentini, il bambino piange ed è irritabile ma è utile sapere che ben presto il problema si risolverà, tra coccole, gel per la dentizione dei neonati e qualche giochino da mordere. È importante però che i genitori cerchino di mantenere le buone abitudini perché i neonati tendono a cambiare velocemente le sane regole di gestione del sonno.
- Se la difficoltà a dormire invece fosse dovuta a un malessere, come ad esempio la febbre o il nasino chiuso, sarebbe opportuno rivolgersi al proprio Pediatra per capire cosa fare. Oltre all'antipiretico se la temperatura supera i 38 °C, a volte potrebbero bastare anche solo i lavaggi nasali.
In altri casi, il neonato potrebbe solo avere voglia di coccole e richiamare l'attenzione di mamma o papà. Del resto, i piccolini hanno bisogno del contatto con mamma e papà per sentirsi al sicuro!
In tutti questi casi, per facilitare il sonno notturno è bene stabilire un piano di azione e delle regole.
Creare un rito per la messa nel lettino e per prepararsi al momento del sonno è un aspetto molto importante. Anche rispettare le abitudini e gli orari già sperimentati potrà aiutare il neonato a riconoscere la routine del sonno e a sentirsi più tranquillo su ciò che avviene dopo.
Questa routine può cominciare con un bagnetto caldo e proseguire con la lettura di una storia, con volume di voce basso e tranquillo, e qualche coccola in un stanza in penombra.
Qualora il neonato si svegli di notte, è bene non prolungare questi momenti di veglia oltre lo stretto necessario alla poppata, al cambio del pannolino e a tranquillizzare il piccolo, in modo che comprenda bene che il momento per le attività è il giorno e non la notte.
Se il neonato non dorme di giorno
Ogni bambino ha un proprio temperamento e quindi il tempo dedicato al sonno durante le ore diurne può variare molto.
Di norma, quando sono neonati, hanno bisogno di riposare per almeno 8 ore anche di giorno.
Tuttavia, spesso si ha a che fare con cicli di sonno che durano in media 30 o 60 minuti, per cui la sensazione del genitore può essere che ci voglia più tempo per far addormentare il bambino che per il sonno vero e proprio.
Già nel secondo mese, però, il riposo diurno può allungarsi nella durata e ridursi nella frequenza. Questo passaggio è del tutto naturale e avviene con la crescita.
Può essere facilitato dai genitori, offrendo una certa regolarità anche al momento del sonno diurno, pur mantenendo la flessibilità necessaria ad assecondare i bisogni del bambino e della famiglia stessa.
Quindi, come capire se un neonato dorme abbastanza di giorno?
In realtà, i genitori lo possono comprendere valutando come si comporta nello stato di veglia: se è molto irritabile, potrebbe essere che il sonno diurno non sia sufficiente.
Come fare se il neonato non dorme
Se il neonato non dorme di giorno o di notte, i genitori hanno la possibilità di intervenire per facilitare il passaggio dalla veglia al sonno e stabilire una buona routine di riposo.
L'opportunità di stabilire delle regole o delle abitudini, senza diventare eccessivamente rigidi, è importante per il piccolo, perché i neonati sono in grado di riconoscere le situazioni già vissute e di comprendere cosa "viene dopo". In tal senso, sapere che dopo le coccole o la storia è il momento del riposo crea una rassicurante prevedibilità.
Dormire sempre nello stesso posto, sia di giorno che di notte, è un elemento da non sottovalutare per aiutare il neonato a distinguere il momento della veglia da quello del sonno, così come lasciare che di giorno l'ambiente sia naturalmente più luminoso che di notte, aiuta a distinguere le due fasi della giornata.
Un altro suggerimento che aiuta a stabilire una buona igiene del sonno è intervenire non appena il neonato mostra segni di stanchezza, sbadiglia, piagnucola, si stropiccia gli occhi.
Il naso chiuso: uno dei principali nemici del sonno del neonato
Infine, non sottovalutare mai il naso chiuso nel neonato perché è un fattore che limita la necessità del piccolo di respirare liberamente e non solo.
Se il naso è chiuso, infatti, il piccolo può arrivare non solo a non dormire, ma anche a evitare di mangiare.
Non a caso, gli stessi Pediatri avvertono di non trascurare mai il naso chiuso nei neonati perché può diventare pericoloso, favorendo stati di disidratazione anche grave.
Quindi, soprattutto quando il neonato non dorme e non mangia a causa del naso chiuso, è importante consultare il Medico che inizierà a monitorare la situazione.
Esiste comunque un supporto per mantenere il naso il più possibile libero, anche in caso di raffreddore: i lavaggi nasali con soluzione isotonica.
In caso di congestione e raffreddore o influenza, si può usare anche la soluzione ipertonica che oltre a liberare il naso dal muco, aiuta a ridurre la carica batterica.
Chiaramente, per i neonati potrebbe essere fastidioso accettare il classico uso della fialetta. In questo caso, è possibile ricorrere agli spray nasali per bambini, perfetti per facilitare la respirazione e donare comfort durante il sonno e la poppata.
Abbiamo imparato che se il neonato non dorme la causa non è solo la fame, ma può aver bisogno di coccole e ninna nanne, così come di “regole” per imparare, crescendo, le sane abitudini del sonno.
Il neonato che non dorme, però, può anche non respirare liberamente a causa del naso chiuso, non solo a causa del raffreddore.
In questo caso, i lavaggi nasali sono un utile aiuto per mantenere il naso libero e pulito sia quotidianamente che in caso di raffreddore!
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