Scoprire di essere incinta porta con sé emozioni forti e talvolta contrastanti, perché la gioia iniziale può facilmente lasciare spazio alla paura e alle insicurezze.
Dal primo test positivo inizia una fase di scoperta e sopraggiungono dubbi anche nelle circostanze più banali e che prima venivano date per scontate.
La preoccupazione maggiore è riuscire a distinguere cosa rappresenta un male per la vita che si ha in grembo e cosa, invece, risulta innocuo e senza conseguenze.
A prescindere dal trimestre in cui ci si trova, è pressoché impossibile non incorrere almeno una volta nel raffreddore, uno dei disturbi di origine virale più diffusi a livello globale.
Oltretutto, in gravidanza si è più suscettibili alle infezioni e la maggior parte dei farmaci sono sconsigliati per mancanza di studi clinici e/o potenziali rischi per il feto.
Come comportarsi, dunque?
Ripartendo dalle basi: prevenzione, stile di vita, rimedi naturali e prodotti considerati sicuri dalla comunità scientifica.
Per qualsiasi dubbio, è bene rivolgersi al Medico di riferimento che saprà consigliare anche in base all’andamento della gravidanza e alla cartella clinica della futura mamma.
Raffreddore in gravidanza: quali farmaci assumere?
Durante la gravidanza, è importante fare attenzione ai farmaci che si assumono per alleviare i sintomi del raffreddore, specialmente nel primo trimestre quando si formano gli organi del bambino.
Si tratta di una fase particolarmente delicata e solo un professionista sanitario sa valutare il rapporto tra rischi e benefici per i diversi medicinali in commercio.
In generale, gli antistaminici topici (intranasali) sono considerati sicuri durante la gravidanza mentre è da evitare l’associazione antidolorifico-antinfiammatorio, specialmente nel terzo trimestre.
Il medicinale di prima scelta per le donne in dolce attesa con il raffreddore resta il paracetamolo, utile anche in caso di febbre poiché possiede una specifica azione antipiretica.
Gli antibiotici non sono farmaci destinati al trattamento del raffreddore, né per le donne gravide né per il resto della popolazione, vista l’origine virale di tale patologia, a meno che non ci sia in corso anche un’infezione batterica.
I decongestionanti nasali incidono negativamente sulla circolazione utero-placentare, pertanto si raccomanda di usare saltuariamente e sostituirli con spray nasali a base di soluzioni saline per liberare le vie respiratorie e trarre sollievo evitando l’uso di farmaci.
In farmacia si trovano formulazioni a base di acqua di mare naturale, non diluita e ipertonica, che permettono di alleviare la pressione sui seni nasali senza alcun effetto collaterale sia in gravidanza sia, successivamente, durante l’allattamento.
Raffreddore in gravidanza: primo trimestre
Il primo trimestre è considerato critico per la maggiore probabilità di aborti spontanei e interruzioni di gravidanza; inoltre, la maggior parte dei farmaci è proibita perché risulta teratogena, ossia in grado di arrecare malformazioni e anomalie all’embrione.
Nei primi tre mesi di gestazione è bene affidarsi ai rimedi naturali, che non costituiscono un pericolo né per il feto né per la gestante.
Riposare di più permette all’organismo di riprendersi e contrastare il virus; altra accortezza è legata all’alimentazione, che deve essere ricca e variegata per apportare i nutrienti necessari e un surplus di vitamine e sali minerali.
In gravidanza, inoltre, le difese immunitarie calano fisiologicamente e l’idratazione non può essere trascurata per avere vie aeree quanto più umide e protette.
I liquidi introdotti durante la giornata favoriscono la fluidificazione del muco, che ha un risvolto positivo sui sintomi del raffreddore (congestione nasale, malessere generale, mal di gola) e sulla velocità del processo di guarigione.
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Raffreddore in gravidanza: secondo trimestre
Nel secondo trimestre, le raccomandazioni non cambiano rispetto al primo trimestre e occorre avvisare eventuali fumatori di allontanarsi, anche se ci si trova all’aperto, per tutelarsi dai danni del fumo passivo e dall’esposizione di sostanze volatili nocive.
Spesso, per la sintomatologia simile, si confonde per raffreddore la cosiddetta “rinite gravidica”, un disturbo fastidioso che non possiede un’origine infettiva o di natura allergica, ma è legato ai cambiamenti ormonali intrinsechi alla gravidanza.
La rinite gravidica compare dal secondo trimestre in poi e fortunatamente non comporta alcun pericolo per il nascituro; ad oggi non esistono rimedi definitivi e se non è particolarmente grave, basta ricorrere a lavaggi nasali frequenti che facilitano la fuoriuscita di muco.
Raffreddore in gravidanza: terzo trimestre
All’avvicinarsi del parto, la priorità è evitare gli stati febbrili e gli strascichi del raffreddore, pertanto se dopo una settimana esso non migliora, si consiglia di avvisare il Medico.
Le infezioni virali da rhinovirus non danneggiano direttamente il feto ma trascurarle significa indebolire il sistema immunitario della futura mamma e sottoporla a maggiore stress.
Negli ultimi mesi di gestazione, viene meno anche la possibilità di ricorrere ai FANS ossia i “Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei”, i cui principi attivi possono alterare l’ossigenazione del feto attraverso il dotto di Botallo.
Come prevenire il raffreddore durante la gravidanza
Dal momento che in gravidanza le cure farmacologiche sono sconsigliate e, spesso, negate, è particolarmente importante adottare misure preventive per ridurre il rischio di contrarre il raffreddore.
Mantenere una buona igiene personale, lavando frequentemente le mani ed evitando il più possibile il contatto ravvicinato con persone malate o in luoghi affollati, diminuisce notevolmente la probabilità di ammalarsi.
Lo stile di vita adottato durante i nove mesi di gestazione influenza lo stato di salute complessivo della gestante, supportando il sistema immunitario e il maggiore surplus calorico richiesto in un momento tanto delicato.
Se l’alimentazione è sana ed equilibrata, si evitano fumo ed alcool e ci si mantiene attive, senza sforzi eccessivi, si limitano le infezioni virali e potenziali danni al feto.
Raffreddore in gravidanza: prevenirlo con semplici accortezze
Sebbene il raffreddore durante la gravidanza possa essere fastidioso e più frequente, attraverso misure preventive e prodotti come gli spray nasali a base di soluzioni saline, è possibile giocare d’anticipo e aumentare le probabilità di non subirne i sintomi.
Prima di assumere qualsiasi farmaco o dispositivo medico, è bene affidarsi al Medico o chiedere al consultorio della propria città, per garantire il benessere di due vite: quella della futura mamma e quella che verrà al mondo.
Questo articolo non ha in alcun modo lo scopo di sostituire il consulto medico. Si consiglia sempre la visita medica per capire le origini della malattia/infiammazione per le specifiche cure.